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Slippage nel trading

cos’e lo slippage

Cos’è lo slippage, in quali tipi si divide e come fare per evitarlo.

Cos'è lo slippage nel trading?

Nel mondo del trading, lo slippage si verifica quando il prezzo di esecuzione di un'operazione è diverso dal prezzo richiesto dal trader.

Si può quindi dire che lo slippage indica quindi la differenza tra il prezzo a cui un trader desidera eseguire un ordine e il prezzo effettivo a cui viene eseguito.

Lo slippage può essere causato da diversi fattori, tra cui ad esempio un eccesso di volatilità o una bassa liquidità.

Esempi di slippage

Lo slippage può verificarsi in qualsiasi mercato, ma è più comune nei mercati con alta volatilità, come il forex e le criptovalute.

Ad esempio, durante un evento di notizie importanti, il mercato potrebbe muoversi rapidamente e gli ordini potrebbero essere eseguiti a un prezzo diverso da quello richiesto.

Un esempio di slippage potrebbe essere il seguente: un trader vuole acquistare 100 azioni di una società a 50 Euro l'una, ma quando l'ordine viene eseguito, il prezzo effettivo è di 51 Euro. In questo caso, lo slippage è di 1 Euro per azione.

Vantaggi e rischi dello slippage

Lo slippage può influire positivamente o negativamente sulle operazioni di trading.

Da un lato, uno slippage positivo può far sì che un trader esegua un'operazione a un prezzo migliore di quello richiesto, aumentando così il profitto. Ad esempio, se un trader vuole vendere una coppia di valute a 1,10, ma il mercato scende a 1,09, l'ordine del trader potrebbe essere eseguito ad un prezzo inferiore di quello previsto.

D'altra parte, uno slippage negativo può ridurre i profitti o causare delle perdite. Ad esempio, se un trader vuole vendere una coppia di valute a 1,10, ma il prezzo sale a 1,11, l'ordine del trader potrebbe essere eseguito ad un prezzo superiore di quello previsto.

Come evitare lo slippage

Sebbene non possa essere completamente evitato, i trader possono utilizzare alcune strategie per minimizzare il rischio di subire slippage, ad esempio:

  • limitare l'importo delle operazioni, utilizzando ordini limitati invece di ordini di mercato;
  • monitorare attentamente il mercato durante i periodi di alta volatilità;
  • utilizzare ordini stop.

Scalping nel trading

scalping trading significato

Cos’è, come funziona e quali sono i vantaggi e i rischi dello scalping nel trading

Cos'è lo scalping e come funziona

Lo scalping è una tecnica di trading utilizzata dai trader esperti, chiamati scalper, e consiste nell'aprire e chiudere posizioni in modo rapido, con durata da pochi secondi o minuti, al fine di ottenere profitti rapidi dalle variazioni di prezzo minime, spesso utilizzando leva finanziaria per amplificare i guadagni.

Si tratta di una tecnica di trading adatta a chi cerca guadagni nel breve termine, e può essere effettuata su vari mercati, tra cui il forex, le materie prime e le criptovalute. Tuttavia, è importante sottolineare che questa strategia richiede una grande esperienza e una elevata conoscenza dei mercati, ed è quindi indicata solo per trader esperti.

Gli scalper infatti sfruttano le fluttuazioni del mercato nel breve termine, cercando di catturare i movimenti dei prezzi più piccoli. Queste piccole fluttuazioni possono essere causate da diversi fattori, come ad esempio le notizie economiche, gli ordini di grandi investitori o le decisioni delle banche centrali.

Come fare scalping

Per fare scalping, è necessario:

  • scegliere uno strumento finanziario che abbia una buona liquidità e che abbia fluttuazioni di prezzo abbastanza ampie;
  • adottare una strategia di trading che preveda l'utilizzo di indicatori tecnici e che sia in grado di individuare i movimenti del prezzo a breve termine;
  • utilizzare una piattaforma di trading veloce e affidabile;
  • avere una buona conoscenza degli strumenti finanziari sui quali si vuole fare scalping;
  • usare indicatori tecnici per analizzare il mercato e individuare i punti di ingresso e di uscita;
  • impostare stop loss e take profit per limitare le perdite e massimizzare i guadagni.

Indicatori usati nello scalping

Gli scalper utilizzano spesso indicatori tecnici per analizzare il mercato e individuare i punti di ingresso e di uscita. Tra gli indicatori più utilizzati nello scalping troviamo:

  • Medie mobili: le medie mobili sono utilizzate per individuare i trend del mercato.
  • Bande di Bollinger: le bande di Bollinger sono utilizzate per individuare i livelli di supporto e di resistenza.
  • MACD: il MACD è utilizzato per individuare i punti di ingresso e di uscita.
  • Oscillatori: gli oscillatori come lo stocastico sono utilizzati per individuare i punti di ingresso e di uscita.

Vantaggi e rischi dello scalping

Tra i vantaggi di usare lo scalping ci sono:

  • la possibilità di ottenere profitti rapidi anche con variazioni di prezzo minime;
  • la possibilità di effettuare molte operazioni in un breve periodo di tempo;
  • la possibilità di utilizzare la leva finanziaria per amplificare i guadagni.

Tuttavia, lo scalping presenta anche dei rischi, tra cui:

  • maggiore esposizione al rischio di mercato;
    difficoltà nell'individuare i punti di ingresso e di uscita;
  • maggiori costi di transazione;
  • necessità di essere molto veloci nell'aprire e chiudere le posizioni.

Lo scalping nei vari mercati

Lo scalping può essere effettuato su vari mercati, tra cui il forex, i CDF, le azioni, le materie prime, gli indici di borsa e le criptovalute. Solitamente gli scalper preferiscono scegliere un mercato che abbia una buona liquidità e che abbia fluttuazioni di prezzo abbastanza ampie.

Per questi motivi lo scalping è molto utilizzato nel mercato del forex, grazie alla sua elevata liquidità e alle fluttuazioni di prezzo abbastanza ampie. Tuttavia, è importante utilizzare una strategia di trading che preveda l'utilizzo di indicatori tecnici e che sia in grado di individuare i movimenti del prezzo a breve termine.

Lo scalping può essere utilizzato anche nel mercato delle criptovalute, che presenta fluttuazioni di prezzo molto ampie e una forte volatilità. Tuttavia, è importante tenere presente che il mercato delle criptovalute è molto volatile e che le perdite possono essere molto rapide.

Piattaforme consigliate per fare scalping

Per fare scalping è importante utilizzare una piattaforma di trading veloce e affidabile, che consenta di aprire e chiudere posizioni in modo rapido e preciso. Tra le piattaforme consigliate per fare scalping troviamo:

  • MetaTrader 4: una delle piattaforme di trading più utilizzate al mondo, offre la possibilità di aprire e chiudere posizioni in modo rapido.
  • cTrader: una piattaforma di trading avanzata che offre la possibilità di aprire e chiudere posizioni in modo rapido.
  • NinjaTrader: una piattaforma di trading professionale che offre la possibilità di aprire e chiudere posizioni in modo rapido.

Oltre a queste piattaforme, è anche possibile affidarsi a dei broker, come XTB, FP Markets, Axi.com o IC Markets. Vedi qui la lista dei broker per fare scalping consigliati.

Rollover nel trading

rollover trading significato

Cos’è, tipologie, vantaggi e rischi del rollover nel trading.

Cos’è il rollover nel trading?

Il termine rollover indica il processo di chiudere una posizione esistente e di aprirne una nuova con una scadenza successiva. Si tratta di una pratica comunemente usata dai trader per estendere la durata di una posizione aperta oltre la data di scadenza prevista.

Il rollover permette quindi agli investitori di continuare a mantenere la posizione aperta anche nei giorni successivi alla fine della giornata di trading, senza dover effettivamente acquistare l'asset sottostante.

In quali mercati si usa il rollover?

Il rollover viene utilizzato in diversi mercati finanziari ma è particolarmente importante per coloro che operano nel mercato dei Futures, dove le posizioni vengono aperte con una scadenza specifica.

Il rollover può infatti essere sfruttato anche per operazioni a lungo periodo. Ad esempio, se un trader ha aperto una posizione lunga sul petrolio con una scadenza di un mese, alla scadenza, può decidere di effettuare il rollover della posizione e di aprirne una nuova con una scadenza di due mesi.

Rollover manuale e automatico

Il rollover avviene alla data di scadenza della posizione aperta, e può essere effettuato manualmente dal trader o può essere automatizzato dal broker. Nel primo caso, il trader dovrà chiudere la posizione esistente e aprire una nuova posizione con una scadenza successiva.

Il rollover automatico, invece, è un processo che viene gestito dal broker. Quando un trader tiene una posizione aperta oltre la fine della giornata di trading, il broker effettua automaticamente il rollover, trasferendo la posizione al giorno successivo.
Sebbene questa tipologia sia più vantaggiosa per il trader, che può evitare di dover fare le operazioni manualmente, è importante ricordare che il broker potrebbe applicare una commissione per effettuare il rollover automatico.

Vantaggi e rischi del rollover

Il rollover offre diversi vantaggi ai trader, come la possibilità di tenere le posizioni aperte anche nei giorni successivi senza doverle chiudere e riaprire.

Tuttavia, ci sono anche alcuni rischi associati al rollover. In particolare, il rollover può comportare commissioni aggiuntive da parte del broker e può anche esporre il trader a fluttuazioni del mercato durante il periodo di rollover.

È importante che i trader comprendano i rischi associati al rollover prima di decidere di utilizzarlo come parte della propria strategia di trading.

Come si calcola il rollover

Il calcolo del rollover dipende dal tipo di asset sottostante e dalle condizioni del mercato. In generale, il rollover viene calcolato in base al differenziale dei tassi di interesse tra le due valute della coppia di valute sul quale il trader ha aperto la posizione.

Perché il rollover sia conveniente, il tasso di interesse della valuta che il trader ha acquistato deve essere maggiore del tasso di interesse della valuta che il trader ha venduto.

Ad esempio, se un investitore acquista una posizione di trading su una coppia di valute che ha un tasso di interesse del 2% nel paese di origine della valuta base, e il tasso di interesse nel paese di destinazione è dell’1%, il costo di rollover sarà dello 0,5% (2% - 1,5%).

Il calcolo potrebbe diventare più complicato se ci sono commissioni e spese aggiuntive addebitate dal broker, per questo motivo, se si vuole calcolare il rollover in modo accurato, si consiglia di consultare un professionista del settore finanziario.

Rapporto rischio rendimento

rapporto rischio rendimento

Cos’è il rapporto rischio/rendimento, come si calcola e come si usa nel trading.

Cos'è il rapporto rischio rendimento nel trading

Il rapporto rischio rendimento nel trading è il rapporto tra il rendimento atteso e il rischio associato, ovvero l’importo messo a rischio in relazione al rendimento ipotizzato. Ad esempio, un rapporto rischio rendimento di 1:3, indica che il rendimento sperato sarà 3 volte il capitale messo a rischio per quella operazione.

Conoscere il rapporto rischio/rendimento può aiutare a valutare quale operazione o investimento offre il miglior rapporto tra rischio e rendimento, e quindi a prendere decisioni più consapevoli ed informate.

Tipologie di rischio

Esistono diverse tipologie di rischio associato agli investimenti, tra cui:

  • il rischio di mercato: è il rischio che il valore degli investimenti diminuisca a causa di fluttuazioni del mercato;
  • il rischio di credito: è il rischio di perdere denaro a causa del fallimento di un'azienda o di un emittente di obbligazioni;
  • il rischio di liquidità: è il rischio di non poter vendere un'attività rapidamente al prezzo desiderato;
  • il rischio di cambio: è il rischio che il valore degli investimenti diminuisca a causa di fluttuazioni del tasso di cambio.

Come si calcola il rapporto rischio rendimento

Il rapporto rischio/rendimento si calcola dividendo il rendimento atteso per il rischio che si è assunto. Il rendimento atteso è il rendimento che ci aspettiamo di ottenere dall'investimento, mentre il rischio è la possibilità di perdere denaro.

Ad esempio, se un investimento ha un rendimento del 10% e un rischio del 5%, il rapporto rischio/rendimento sarà 2. Questo significa che per ogni unità di rischio che si assume, si ottengono due unità di rendimento.

Come usare il rapporto rischio rendimento

Il rapporto rischio rendimento può essere utilizzato per valutare la fattibilità di un determinato investimento. Ad esempio, se due investimenti hanno lo stesso rendimento ma uno ha un rischio maggiore dell'altro, è possibile utilizzare il rapporto rischio/rendimento per determinare quale investimento offre il miglior rapporto tra rischio e rendimento.

Un alto rapporto rischio/rendimento indica che l'investimento ha un alto potenziale di rendimento rispetto al rischio associato ad esso. In questo caso, potrebbe essere conveniente investire in questo tipo di attività.

Al contrario, un basso rapporto rischio/rendimento indica che l'investimento ha un basso potenziale di rendimento rispetto al rischio associato ad esso. In questo caso, potrebbe essere meglio evitare questo tipo di attività.

Esempio di un buon rapporto rischio/rendimento

Nel trading, un buon rapporto rischio/rendimento è generalmente considerato essere 1:2, ovvero dove si mira a guadagnare il doppio rispetto a quanto messo a rischio; ad esempio, rischio 100 euro per guadagnarne 200.

Negli investimenti, dove si pianificano operazioni più a lungo termine, un buon rapporto rischio/rendimento può essere considerato 1:4 o superiori, ovvero dove metto a rischio 100 euro per guadagnarne 400.

Margin Call

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Cosa significa il termine Margin Call, come funziona e come gestire questo evento nel trading.

Cos'è la Margin Call nel Trading

La Margin Call nel trading (“chiamata di margine” in Italiano) è un avviso di emergenza che il broker invia al trader quando il margine della posizione scende al di sotto del livello minimo richiesto per mantenerla aperta.

La Margin Call si attiva anche quando la perdita è vicina o equivalente all’importo del margine, per prevenire che il conto di trading vada in negativo.

La Margin Call è una situazione comune nel trading a leva, dove il margine può scendere rapidamente a causa della volatilità del mercato.

Termini utilizzati nelle Margin Call

Per comprendere appieno cosa sono le Margin Call, ecco i termini utilizzati in questa situazione:

  • Livello di margine: la percentuale di denaro che il trader deve avere depositato sul conto per mantenere le posizioni aperte. Il livello di margine è espresso in percentuale, e può variare anche in base al broker.
  • Margine disponibile: la quantità di denaro che il trader ha ancora a disposizione sul conto per aprire nuove posizioni o per abbassare il livello di margine.
  • Margine non disponibile: è il margine che il trader ha già impegnato per mantenere le proprie posizioni aperte e che non può utilizzare per acquistare nuove posizioni.
  • Soglia di margine: il livello minimo di margine richiesto dal broker per mantenere le posizioni aperte. Se la soglia di margine viene raggiunta o superata, il broker richiede una Margin Call per coprire il margine necessario.
  • Leva finanziaria: il rapporto tra il denaro investito dal trader e il valore totale della posizione aperta. Una leva finanziaria più alta significa che il trader ha maggiore esposizione al rischio di perdita, ma può anche generare maggiori profitti in caso di andamento positivo del mercato.
  • Posizione aperta: è un'operazione di trading ancora in corso. In caso di Margin Call, il broker richiede al trader di coprire il margine necessario per mantenere le posizioni aperte.
  • Copertura del margine: il depositare ulteriori fondi sul conto per coprire il margine richiesto dal broker e mantenere le posizioni aperte.
  • Liquidazione delle posizioni: il processo per il quale il broker chiude automaticamente le posizioni aperte del trader, in caso di mancata copertura del margine richiesto in seguito alla Margin Call.

Come calcolare la Margin Call

Per calcolare una Margin Call, è necessario conoscere il livello di margine richiesto dal broker e il valore della posizione aperta del trader. Il livello di margine richiesto dal broker può variare a seconda del broker e della posizione aperta, ma in generale si aggira intorno al 30-50% del valore totale della posizione aperta.

Supponiamo che un trader abbia aperto una posizione sul mercato forex sulle coppie di valute EUR/USD con una leva finanziaria di 100:1, effettuando un investimento di $10.000. Il valore totale della posizione aperta del trader sarebbe quindi di $10.000 x 100 = $1.000.000.

Supponiamo anche che il livello di margine richiesto dal broker sia del 50% del valore totale della posizione aperta. In questo caso, il broker richiederebbe al trader di mantenere un margine di almeno $500.000 (50% x $1.000.000) sul conto per mantenere la posizione aperta.

Se l'andamento del mercato non va nella direzione prevista dal trader, e il valore della posizione aperta scende al di sotto del margine minimo richiesto sul conto (in questo esempio, pari a $500.000), il broker effettuerà una Margin Call per richiedere al trader di depositare ulteriori fondi sul conto per coprire il margine richiesto. Se il trader non deposita i fondi richiesti entro i tempi stabiliti dal broker, quest’ultimo potrebbe chiudere la posizione per ridurre il debito del trader e recuperare i propri soldi.

Come funziona la Margin Call

La notifica può essere inviata dal broker tramite email oppure sulla piattaforma di trading. Un investitore che riceve una Margin Call deve depositare ulteriori fondi sul proprio conto di trading entro un certo periodo di tempo, sia per evitare la chiusura forzata della posizione, sia per coprire le perdite.

Inoltre, il trader deve valutare la sua strategia di trading e le sue posizioni per evitare situazioni simili in futuro.

Come evitare una Margin Call

Per evitare di ricevere un’ulteriore Margin Call si può:

  • utilizzare delle strategie di gestione del rischio per minimizzare le perdite e massimizzare i profitti;
  • monitorare costantemente il valore del margine delle proprie posizioni;
  • nel caso di trading a leva, optare per una leva conservativa per ridurre i rischi;
  • utilizzare un ordine stop loss per evitare ulteriori perdite.

Esempi di Margin Call

Esempio 1: un trader ha 10.000 Euro sul conto per fare trading. Decide di investire 50.000 Euro in azioni con leva finanziaria 5:1. Supponiamo che il broker richieda un livello di margine del 50%. Se il valore delle azioni diminuisce del 20%, il valore dell'investimento del trader scende a 40.000 Euro. In questo caso, il margine a disposizione del trader è del 20% x €40.000 = €8.000, che è inferiore al margine richiesto del 50% x €40.000 = €20.000. Il broker effettuerebbe quindi un Margin Call e richiederebbe al trader di depositare ulteriori fondi sul conto per portare il margine al livello richiesto. Nel caso in cui il trader non depositi i fondi richiesti, il broker potrebbe vendere le azioni per recuperare i propri fondi.

Esempio 2: un investitore deposita 1.000 Euro sul proprio conto di trading e utilizza una leva di 1:100. Il margine richiesto per aprire una posizione è del 1%, quindi il trader può aprire una posizione da 100 Euro. Se la posizione subisce una perdita di 50 Euro, il margine disponibile scende al di sotto del livello minimo richiesto, e il broker invia una Margin Call al trader per chiedere di depositare ulteriori fondi sul conto di trading.

Esempio 3: un trader compra 1.500 azioni di una società quotata in Borsa a 20 Euro l'azione. Il margine iniziale richiesto per investire in questo titolo è del 50% (ovvero la metà del valore dell'azione iniziale, per un totale di 15.000 Euro). Se il valore dell'azione scende a 10 Euro l'azione, il valore delle azioni ed il margine richiesto risulteranno equivalenti, perciò l'investitore riceve una Margin Call dal suo broker che gli chiederà di depositare denaro sufficiente a far salire il margine del suo conto.

Prodotti a leva

prodotti a leva

Cosa sono, tipologie e caratteristiche dei prodotti finanziari a leva.

Cosa sono e come funzionano i prodotti a leva

I prodotti a leva sono strumenti che permettono di investire su asset finanziari amplificando il rischio e quindi i guadagni o le perdite. Un prodotto a leva permette di investire una somma di denaro superiore a quella effettivamente posseduta tramite un prestito concesso dal broker, che si occupa di coprire il resto dell'importo necessario. I prodotti a leva consentono quindi di moltiplicare il potenziale guadagno (o le perdite) di un investimento.

Il funzionamento dei prodotti a leva si basa sull'utilizzo di margini, ovvero delle garanzie richieste dal broker per poter investire. 

L'utilizzo dei prodotti a leva comporta rischi elevati, dove in alcuni casi è possibile perdere più di quanto si ha investito.

Quali sono i prodotti a leva finanziaria

Tra i prodotti a leva finanziaria più comuni ci sono i CFD (contratti per differenza), gli ETF (Exchange Traded Fund) a leva, gli strumenti derivati, come i futures e le opzioni su azioni e le criptovalute.

Caratteristiche dei CFD

I CFD sono caratterizzati da una leva finanziaria elevata, che permette di investire grandi quantità di denaro con una somma relativamente bassa, su un'ampia gamma di asset finanziari, senza dover possedere direttamente l'asset sottostante.

L'investitore apre una posizione long o short (rispettivamente al rialzo o al ribasso) sul prezzo dell'asset, e guadagna o perde in base alla differenza tra il prezzo di apertura e quello di chiusura della posizione. In pratica, il trader specula sul movimento del prezzo dell'asset, senza dover acquistarlo fisicamente.

Per investire o fare trading sui CFD vedi qui la lista dei broker CFD regolamentati consigliati.

Caratteristiche degli ETF a leva

Gli ETF a leva sono caratterizzati da una leva finanziaria fissa, che permette di moltiplicare il rendimento dell'indice di riferimento, con un valore che solitamente varia da 2x a 3x.

Gli ETF a leva permettono di investire sull'andamento di un indice, amplificando i guadagni (o le perdite) grazie all'utilizzo della leva finanziaria. In pratica, se l'indice di riferimento sale del 1%, un ETF a leva 2x guadagnerà il 2%, mentre un ETF a leva 3x guadagnerà il 3%.

Gli ETF a leva sono un'alternativa più sicura rispetto ai CFD, poiché il rischio di perdita è limitato al capitale investito. Tuttavia, è importante valutare con attenzione il livello di leva finanziaria utilizzato, in quanto un'eccessiva esposizione al rischio può comunque portare a perdite significative.

Caratteristiche degli ETF inversi a leva

Anche gli ETF inversi a leva sono caratterizzati da una leva finanziaria fissa, che varia solitamente da 2x a 3x. Gli ETF a leva e gli ETF inversi a leva sono simili, in quanto entrambi utilizzano l'effetto leva per amplificare o invertire il rendimento di un'indice sottostante o di un paniere di azioni.

Gli ETF inverso a leva permettono di guadagnare quando l'indice di riferimento scende. Ad esempio, un EFT inverso a leva 2x su un indice che registra una diminuzione del 5%, registrerà una crescita del 10%.

Gli ETF inversi a leva sono un'alternativa interessante per gli investitori che vogliono proteggere il proprio portafoglio in caso di ribasso del mercato.

Caratteristiche dei futures

I futures sono prodotti a leva che consentono di investire grandi quantità di denaro con un capitale relativamente basso. Con questi strumenti derivati è possibile investire su un'ampia gamma di asset finanziari, come indici, valute o materie prime.

L'investitore acquista un contratto future, che gli consente di guadagnare sulla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita dell'asset.

Per fare trading sui futures, vedi qui la lista dei broker futures che abbiamo avuto modo di testare.

Caratteristiche opzioni su azioni

Le opzioni su azioni sono caratterizzate da una leva finanziaria variabile, che dipende dal prezzo dell'azione e dal livello di leva utilizzato. Questi strumenti derivati permettono di investire sulle variazioni di prezzo di un'azione, senza doverla acquistare fisicamente.

In pratica, le opzioni su azioni sono contratti che danno il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare o vendere un'azione ad un prezzo prestabilito entro una data futura. In pratica, l'investitore acquista un'opzione call se prevede un rialzo del prezzo dell'azione, o un'opzione put se prevede un ribasso.

Caratteristiche delle crypto

Le criptovalute sono caratterizzate da una forte volatilità, che può portare a guadagni significativi ma anche a perdite importanti. Le criptovalute sono valute digitali basate sulla tecnologia blockchain, che consentono di effettuare transazioni in modo sicuro e anonimo. In pratica, l'investitore acquista una criptovaluta, come ad esempio il Bitcoin e guadagna sulla differenza di prezzo.

L'investimento in criptovalute comporta anche dei rischi elevati, poiché le criptovalute possono subire forti fluttuazioni di prezzo in breve tempo. Inoltre, il mercato delle criptovalute non è regolamentato, il che comporta un rischio aggiuntivo per gli investitori.

Per fare trading sulle crypto, vedi qui l'elenco dei broker di criptovalute testati e consigliati.

Piano di trading

Piano di trading

Cos’è, quali vantaggi comporta e come si definisce un piano di trading personalizzato su misura.

Cos'è un piano di trading e perché è importante utilizzarlo?

Il piano di trading è un documento che contiene una strategia di investimento dettagliata e ben strutturata, che aiuta a prendere decisioni informate, a minimizzare i rischi e a massimizzare i profitti.

Questo documento, oltre a definire le regole di trading, include una serie di informazioni utili, come gli obiettivi di profitto, i criteri di entrata e uscita dal mercato, il livello di rischio che si è disposti a prendere, gli indicatori di mercato e le tecniche di gestione del capitale.

L'utilizzo di un piano di trading permette al trader di avere una visione chiara e dettagliata del proprio approccio al mercato, aumentando così la possibilità di successo. Inoltre, un piano di trading può aiutare il trader a rimanere disciplinato e a non farsi prendere dall'emozione del momento, evitando così di commettere errori costosi.

Per questi motivi il piano di trading è considerato uno strumento essenziale per qualsiasi trader che operi nel mercato finanziario.

Vantaggi dell'usare un piano di trading

L'uso di un piano di trading ha molti vantaggi. In primo luogo, aiuta il trader a rimanere disciplinato e a seguire una strategia ben definita, mantenendo così la calma durante le operazioni di trading.

In secondo luogo, aiuta il trader a gestire il rischio e a massimizzare i profitti. Infine, un piano di trading ben strutturato può aiutare il trader a capire meglio il mercato finanziario e a sviluppare nuove strategie di trading.

Nello specifico, il trader può sfruttare il piano di trading per rimanere concentrato sui propri obiettivi a lungo termine, evitando di farsi distrarre dalle fluttuazioni a breve termine del mercato.

Come creare un piano di trading

La creazione di un buon piano di trading efficiente richiede tempo e impegno. Per creare un piano di trading efficace, si consiglia di dividere il piano in diverse fasi:

  1. valutazione realistica delle proprie capacità e dei propri obiettivi di trading;
  2. studio del mercato finanziario e dei diversi tipi di trading disponibili;
  3. definizione degli obiettivi di investimento a lungo termine e del livello di rischio che si è disposti a prendere;
  4. creazione del proprio piano di trading, a partire dalla definizione
    • della strategia di investimento
    • dei criteri di entrata e uscita dal mercato
    • del livello di rischio che si è disposti a prendere
  5. monitoraggio costante del proprio piano di trading per apportare eventuali modifiche in base alle mutevoli condizioni del mercato.

Quanto dura un piano di trading?

La durata di un piano di trading dipende dalle condizioni del mercato e dagli obiettivi del trader. Ciò significa che un piano di trading non ha una durata prestabilita, ma ciò non significa che una volta definito un piano di trading questo sia immutabile.

Infatti un buon piano di trading deve essere non solo dettagliato e ben strutturato, ma anche essere flessibile e adattabile alle diverse condizioni di mercato, che, per questo motivo, deve essere monitorato costantemente.

Strumenti utili per il piano di trading

Ci sono diversi strumenti utili per il piano di trading. Innanzitutto ci sono le piattaforme di trading online, che offrono una vasta gamma di strumenti per sviluppare nuove strategie di trading, oltre a software di analisi tecnica per monitorare le tendenze di mercato e identificare i punti di ingresso e uscita.

Si consiglia inoltre di utilizzare un calendario economico per tenersi aggiornati sulle notizie e gli eventi che possono influenzare il mercato. Infine, è importante utilizzare un diario di trading per registrare le proprie operazioni e analizzare i risultati.

Tipi di ordini nel trading

Tipi di ordini nel trading

Cosa sono e quali tipologie di ordini ci sono nel trading.

Cosa sono gli ordini nel trading

Gli ordini nel trading sono le istruzioni che un trader dà al proprio broker per eseguire una transazione. Essi consentono ai trader di impostare dei parametri specifici per l'acquisto o la vendita di titoli, in modo da automatizzare il processo di trading e di garantire che le transazioni vengano eseguite al momento giusto e con il prezzo giusto. 

Tipi di ordini nel trading

Esistono diversi tipi di ordine nel trading, ognuno dei quali ha un suo scopo specifico. I quattro tipi di ordine più comuni che troviamo in tutte le piattaforme di trading sono: ordine di mercato, ordine stop, ordine limite e ordine stop limite.

Ordine di mercato

L'ordine di mercato è il tipo di ordine più semplice e comune nel trading. Con questo tipo di ordine è possibile acquistare o vendere un determinato numero di titoli immediatamente al prezzo di mercato corrente, senza alcuna garanzia sul prezzo di esecuzione.

Ordine stop

L'ordine stop è un tipo di ordine di vendita che viene eseguito solo quando il prezzo raggiunge un determinato livello, noto come "prezzo stop". Ciò significa che, se il prezzo di mercato raggiunge il prezzo stop, l'ordine viene attivato e il broker esegue la transazione.

Questo tipo di ordine viene utilizzato principalmente per limitare le perdite o per proteggere i profitti. Ad esempio, se si acquista un'azione a 100 Euro e si vuole limitare le perdite a 90 Euro, si potrebbe piazzare un ordine stop a 90 Euro. Quindi, se il prezzo scende a 90 Euro, l'ordine stop diventa un ordine di vendita e l'asset viene venduto automaticamente.

Ordine limite

L'ordine limite è un tipo di ordine di acquisto che viene eseguito solo se il prezzo di un titolo raggiunge un valore specifico, noto come “prezzo limite”. Questo tipo di ordine viene utilizzato principalmente per garantire un prezzo di esecuzione specifico.

Ad esempio, se il prezzo attuale è 100 Euro e se si vuole acquistare un'azione quando il prezzo scende a 95 Euro, si può piazzare un ordine limite a 95 Euro. Se il prezzo scende a 95 Euro, l'ordine limite viene eseguito e si acquista l'asset al prezzo specificato.

Ordine stop limite

L'ordine stop limite è un tipo di ordine che combina gli aspetti dell'ordine stop e dell'ordine limite. L'ordine stop limite è un tipo di ordine che viene eseguito solo se il prezzo di un titolo raggiunge un determinato livello (prezzo stop), ma solo se il prezzo di esecuzione è almeno uguale a un certo livello (prezzo limite).

L'ordine stop limite viene utilizzato principalmente per limitare le perdite o proteggere i profitti, e, al tempo stesso, ottenere un prezzo specifico per la transazione.

Opzioni finanziarie

Opzioni finanziarie

Cosa sono, in quali tipologie si dividono e come funzionano le opzioni finanziarie.

Cosa sono le opzioni finanziarie?

Le opzioni finanziarie sono uno strumento di investimento flessibile utilizzate principalmente per speculare sui movimenti dei mercati, ma anche utilizzate per la gestione del rischio.

Nella pratica, le opzioni finanziarie sono contratti che danno al compratore il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare o vendere un asset a un prezzo prestabilito in una data futura. Il prezzo prestabilito è chiamato "prezzo di esercizio" o "strike price".

Il compratore di un'opzione paga un premio al venditore dell'opzione stessa per avere il diritto di acquistare o vendere l'asset. D’altra parte, il venditore deve vendere o acquistare l'asset al prezzo di esercizio concordato, se il compratore decide di esercitare l'opzione.

Le opzioni finanziarie sono utilizzate in diversi mercati finanziari, tra cui il mercato azionario, il mercato delle materie prime e il mercato delle valute.

Vantaggi delle opzioni finanziarie

Le opzioni finanziarie offrono diversi vantaggi rispetto ad altri strumenti finanziari, ad esempio:

  • possibilità di ottenere perdite o profitti elevati con un investimento relativamente basso;
  • consentono di limitare le perdite, poiché il compratore ha solo il diritto di acquistare o vendere l'asset, ma non l'obbligo;
  • maggiore flessibilità rispetto ad altri strumenti, sia perché consentono di negoziare su una vasta gamma di asset, sia perché gli investitori possono acquistare o vendere opzioni in qualsiasi momento.

Tipologie di opzioni finanziarie

Esistono diversi tipi di opzioni finanziarie, tra cui le opzioni call e le opzioni put, ognuna con caratteristiche specifiche.

Parlando di opzioni call e opzioni put, ci si imbatterà spesso in termini specifici riguardanti le caratteristiche delle opzioni stesse, come:

  • Prezzo di esercizio: il prezzo prestabilito a cui l'asset può essere acquistato o venduto.
  • Data di scadenza: la data in cui l'opzione scade e il compratore deve decidere se esercitare o meno il diritto di acquistare o vendere l'asset.
  • Premio: Il prezzo che il compratore paga per l'opzione call o per l’opzione put.
  • Valore intrinseco: la differenza tra il prezzo di mercato dell'asset e il prezzo di esercizio dell'opzione call o dell’opzione put.
    Valore temporale: il valore dell'opzione call o dell’opzione put che deriva dal tempo rimanente fino alla scadenza.

Caratteristiche delle opzioni call

Le opzioni call danno al compratore il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare un asset a un prezzo prestabilito in una data futura. Le opzioni call sono utilizzate quando gli investitori prevedono che il prezzo dell'asset aumenterà.

Le opzioni call sono utilizzate principalmente per speculare sull'aumento del prezzo dell'asset sottostante.

Se il prezzo dell'asset aumenta, il compratore può esercitare l'opzione e acquistarlo al prezzo di esercizio concordato, ottenendo un profitto. Tuttavia, se il prezzo dell'asset diminuisce, il compratore può semplicemente non esercitare l'opzione, limitando le perdite al premio pagato per l'opzione.

Acquistare un’opzione call significa quindi acquistare il diritto di comprare il sottostante al prezzo definito dal prezzo concordato, entro una determinata data di scadenza. Viceversa, vendere un’opzione call prevede la cessione del diritto per cui si è obbligati a vendere il sottostante al prezzo concordato entro una determinata data di scadenza.

Caratteristiche delle opzioni put

Le opzioni put danno al compratore il diritto, ma non l'obbligo, di vendere un asset a un prezzo prestabilito in una data futura. Le opzioni put sono utilizzate quando gli investitori prevedono che il prezzo dell'asset diminuirà.
Le opzioni put sono utilizzate principalmente per speculare sulla diminuzione del prezzo dell'asset sottostante.

Se il prezzo dell'asset diminuisce, il compratore può esercitare l'opzione e vendere l'asset al prezzo di esercizio concordato, ottenendo un profitto. Tuttavia, se il prezzo dell'asset aumenta, il compratore può semplicemente non esercitare l'opzione, limitando le perdite al premio pagato per l'opzione.

Acquistare un’opzione put significa quindi acquistare il diritto di vendere il sottostante al prezzo definito dal prezzo concordato, entro una determinata data di scadenza. Viceversa, vendere un’opzione put prevede la cessione del diritto per cui si è obbligati a comprare il sottostante al prezzo concordato entro una determinata data di scadenza.

Le sottocategorie delle opzioni in base al valore intrinseco

Sia le opzioni call, sia le opzioni put possono essere suddivise a loro volta in altre tipologie di opzioni, in base al loro valore intrinseco. In questi casi si parlerà di opzioni at the money (ATM), opzioni in the money (ITM) e opzioni out of the money (OTM).

Caratteristiche delle opzioni at the money (ATM)

Le opzioni ATM hanno un prezzo di esercizio che è uguale, o molto vicino, al prezzo di mercato dell'asset sottostante. Le opzioni ATM hanno un valore intrinseco molto basso o nullo e sono generalmente utilizzate per la copertura del rischio.

Caratteristiche delle opzioni in the money (ITM)

Le opzioni ITM hanno un prezzo di esercizio inferiore al prezzo di mercato dell'asset sottostante (per le opzioni call) o superiore al prezzo di mercato dell'asset sottostante (per le opzioni put). Le opzioni ITM hanno un valore intrinseco positivo, poiché il compratore può esercitare l'opzione e ottenere un profitto immediato.

Caratteristiche delle opzioni out of the money (OTM)

Le opzioni OTM hanno un prezzo di esercizio superiore al prezzo di mercato dell'asset sottostante (per le opzioni call) o inferiore al prezzo di mercato dell'asset sottostante (per le opzioni put). Le opzioni OTM hanno un valore intrinseco nullo, poiché il compratore non avrebbe alcun vantaggio nell'esercitare l'opzione.

Opzioni americane ed europee

Le opzioni americane ed europee sono due tipi di contratti finanziari utilizzati nei mercati finanziari. Le opzioni europee permettono di esercitare il diritto di acquisto o di vendita esclusivamente alla data di scadenza dell’opzione.

Le opzioni americane invece permettono di esercitare il diritto di acquisto o di vendita durante la vita dell’opzione, entro la data di scadenza. Ciò significa che il titolare di un'opzione americana ha maggiore flessibilità nel momento di definire quando esercitare il contratto; questa caratteristica però comporta anche un prezzo superiore delle opzioni americane rispetto a quelle europee.

Dove tradare opzioni finanziarie

Le opzioni finanziarie possono essere acquistate sulle piattaforme di trading online, come Avatrade oppure attraverso intermediari finanziari autorizzati. Prima di acquistare opzioni finanziarie è importante scegliere una piattaforma affidabile e regolamentata per evitare truffe e frodi.

Obbligazioni finanziarie

obbligazioni

Cosa sono, come funzionano e quali rischi implicano: ecco le varie tipologie e caratteristiche delle obbligazioni finanziarie.

Cosa sono le obbligazioni finanziarie

Le obbligazioni finanziarie sono strumenti di investimento che permettono di ottenere un reddito fisso per un determinato periodo di tempo. Le obbligazioni possono essere emesse da un'azienda, un ente pubblico o un ente privato con l'obiettivo di finanziarsi.

Le obbligazioni finanziarie funzionano in modo simile ad un prestito. In pratica l'investitore acquista un titolo di debito e diventa creditore dell'emittente, il quale si impegna a restituire il capitale prestato alla scadenza dell'obbligazione, insieme al pagamento degli interessi pattuiti.

Le obbligazioni possono essere considerate un'alternativa all'investimento in azioni, poiché offrono un rendimento più stabile e meno rischioso.

Tipologie di obbligazioni e caratteristiche

Esistono diverse tipologie di obbligazioni finanziarie, che si differenziano per le caratteristiche dell'emittente, la durata del prestito, la modalità di rimborso e il tasso di interesse.

  • Obbligazioni governative: emesse dallo Stato o da enti pubblici, sono considerate le più sicure in quanto il rischio di default è molto basso;
  • Obbligazioni societarie: emesse dalle aziende, possono essere a tasso fisso o variabile e il loro rischio di default dipende dalla solidità finanziaria dell'azienda;
  • Obbligazioni convertibili: permettono all'investitore di convertire l'obbligazione in azioni della società emittente;
  • Obbligazioni senior: hanno priorità di rimborso rispetto ad altre obbligazioni emesse dall'azienda. Ciò significa che, in caso di fallimento dell'azienda emittente, i creditori senior vengono ripagati prima degli altri creditori;
  • Obbligazioni subordinate: hanno un rischio maggiore rispetto alle obbligazioni senior, in quanto in caso di fallimento dell'azienda emittente sono ripagate solo dopo i creditori senior.

Le obbligazioni possono avere scadenze a breve, medio o lungo termine e possono essere rimborsate in un'unica soluzione alla scadenza o attraverso pagamenti periodici.

Per maggiori informazioni vedi anche la guida con le caratteristiche del trading obbligazionario.

I rischi delle obbligazioni

Come ogni investimento, anche le obbligazioni finanziarie comportano dei rischi, tra cui:

  • Il rischio di default: l'emittente dell'obbligazione potrebbe non essere in grado di restituire il capitale prestato o di pagare gli interessi pattuiti; in questo caso quindi l'investitore rischia di perdere il proprio denaro;
  • Il rischio di inflazione: se l'inflazione aumenta, il valore degli interessi pagati dall'emittente potrebbe non essere sufficiente a coprire l'aumento dei prezzi;
  • Il rischio di tasso di interesse: se i tassi di interesse aumentano, il valore dell'obbligazione potrebbe diminuire.

Caratteristiche che determinano il prezzo delle obbligazioni

Il prezzo delle obbligazioni finanziarie dipende da diverse caratteristiche, come la durata residua del prestito, il tasso di interesse, la qualità creditizia dell'emittente e il livello di rischio associato all'investimento.

In generale, le obbligazioni con scadenza più lunga e tassi di interesse più elevati hanno un prezzo più alto, mentre le obbligazioni emesse da emittenti con bassa qualità creditizia o a rischio hanno un prezzo più basso.

Ecco alcune caratteristiche dei fattori che influenzano il prezzo delle obbligazioni:

  • Il tasso di interesse: se i tassi di interesse aumentano, il prezzo delle obbligazioni diminuisce; viceversa, se i tassi di interesse diminuiscono, il prezzo delle obbligazioni aumenta.
  • La durata dell'obbligazione: le obbligazioni a lunga scadenza hanno un prezzo più sensibile alle variazioni dei tassi di interesse rispetto alle obbligazioni a breve scadenza.
  • Il rating dell'emittente: se l'emittente ha problemi finanziari, o la sua qualità creditizia diminuisce, il prezzo delle obbligazioni può diminuire. Di conseguenza, le obbligazioni emesse da enti con un rating più alto hanno un prezzo più elevato rispetto a quelle emesse da enti con un rating più basso. 

Inoltre, le obbligazioni finanziarie possono essere quotate in borsa, proprio come le azioni. In questo caso, il prezzo dell'obbligazione viene determinato dalle leggi di mercato, ovvero dall'incontro tra domanda e offerta.

Quando un’obbligazione è quotata sopra la pari

Un'obbligazione è quotata sopra la pari quando il suo prezzo di mercato è superiore al valore nominale dell'obbligazione stessa. In questo caso l'investitore acquista un'obbligazione pagando più del suo valore nominale per ottenere il diritto di ricevere gli interessi pattuiti.

Ad esempio, se un’obbligazione ha valore nominale di 1000 Euro, ma viene venduta sul mercato a 1050 Euro, si dirà che quell’obbligazione è quotata sopra la pari. Ci sono diverse ragioni per cui ciò può accadere: per esempio, se l'emittente dell'obbligazione ha una forte reputazione e gli investitori sono disposti a pagare un premio per detenere un'obbligazione emessa da tale società.

In questo caso, il rendimento effettivo dell'obbligazione sarà inferiore al suo tasso di interesse nominale, poiché gli investitori stanno pagando di più per acquistarla.

Le obbligazioni sono sicure?

Le obbligazioni finanziarie possono essere considerate sicure o meno a seconda dell'emittente dell'obbligazione stessa.

Le obbligazioni governative sono generalmente considerate le più sicure, in quanto il rischio di default è molto basso. Ne sono un esempio le obbligazioni bancarie, che vengono emesse dalle banche, le quali sono soggette a rigidi controlli e regolamentazioni. Questa tipologia di obbligazione ha solitamente una scadenza breve, ed è quindi meno sensibile alle variazioni dei tassi d’interesse.

Le obbligazioni finanziarie, invece, sono un investimento a rischio, poiché l'emittente potrebbe non essere in grado di restituire il capitale prestato o di pagare gli interessi. Inoltre, le obbligazioni possono essere soggette a rischi di mercato, come la variazione dei tassi di interesse o dei tassi di cambio, che possono influire sulla redditività dell'investimento.

Importanza delle obbligazioni nel mercato

Le obbligazioni finanziarie hanno un ruolo importante nell'economia in quanto permettono alle aziende e agli enti pubblici di finanziarsi attraverso il mercato dei capitali.

Inoltre, le obbligazioni possono essere utilizzate come indicatore dell'andamento dell'economia, poiché il prezzo delle obbligazioni può essere influenzato dalle variazioni dei tassi di interesse e dalla qualità creditizia degli emittenti.